Abbattiamo le barriere architettoniche mentali: La Percezione Attraverso i Sensi e l’Immaginazione

di Roberta D’Aleo

Per la rubrica “abbattiamo le barriere architettoniche mentali“ ecco la prima risposta alla vostra prima domanda: “sarei curiosa di sapere come percepite il mondo intorno a voi, con le cose che non si possono odorare o dire, come le immagini “…

Cara Martina,  

Bisogna innanzitutto precisare che c’è una differenza abissale  tra un ipovedente ed un cieco e bisogna, inoltre, sottolineare ed evidenziare il fatto che un cieco non necessariamente percepisca la  visione come buio o oscurità.  

Ci sono ciechi, infatti, (tra l’altro sono la maggior parte) che riescono a intravedere  la luce ed anche i colori e non per questo bisogna o si può definirli come  ipovedenti.  

Per  la legge il cieco è colui che ha un campo visivo pari o inferiore al 3%, quindi da questi buchetti “vedenti”   non è detto che non si possano avere  appunto alcuni dettagli visivi ma essendo così scarsa la qualità d’ immagine  si rientra nella categoria “ciechi assoluti“.  

Puntualizzato questo la percezione del mondo intorno è  molto soggettiva: ci sono delle cose che non puoi odorare come una strada,    è vero però che in quel caso hai la percezione tattile dei piedi che ti aiuta a capire dove sei, perché in alcuni casi il cambio di pavimentazione sotto i piedi ti consente di poter differenziare una via da un’altra.

Per le immagini, invece, se riesci a distinguere qualche colore e magari hai anche visto nella tua vita prima di diventare  completamente cieco  puoi riuscire ad immaginare ciò che quella immagine contiene, usando appunto il contrasto dei colori cercando di  distinguere un tono dall’altro. Diventa quindi un gioco di memoria, intuito ed immaginazione ed è così anche nel caso in cui tu non riesca a vedere nemmeno questo, ovvero quando la visione è completamente “oscurata“ anche se descrivere  ciò che “vede”    un cieco è veramente difficile, anche perché ogni persona, avendo perso la vista per differenti motivi, a una visione e non  visione diversa da caso  a caso.  

A quel punto  ti affidi alla descrizione di altri, persone fisiche o tecnologia informatica dotata di sintesi vocale che può darti spesso una descrizione approssimativa di ciò che una foto contiene.

Spero di essere riuscita a risponderti e a soddisfare la tua curiosità…

Ti abbraccio

Roby

PS per i ciechi dalla  nascita la descrizione dei colori rimane un concetto puramente astratto.

imparano, infatti, a memorizzare e ad associare che il sole è giallo-arancione, il mare ed il cielo sono  blu, eccetera… Ma non potranno mai capire realmente la colorazione.

conosco un’amica a cui hanno insegnato ad associare alla tonalità cromatica la sensazione fisica come il fresco per il verde di un prato ed il calore per il rosso del  fuoco.

ma tutto questo rimane pur sempre astratto.