Come il Paradosso di Olbers nel romanzo di Caterina Popolano

di Nino Barone

Il titolo “Il Paradosso di Olbers” e il sottotitolo “come il buio nell’universo di stelle” suggeriscono una metafora profonda che lega la trama del romanzo ai concetti espressi dal paradosso.

  1. Il Buio tra le Stelle: Nel contesto del romanzo, il “buio” potrebbe rappresentare tutto ciò che è nascosto, sconosciuto e oscuro, come i segreti, le dinamiche mafiose e i traffici di minori che si svolgono lontano dalla luce della verità e della giustizia. Le “stelle” possono essere viste come i singoli eventi o personaggi che emergono nella narrazione, portando con sé una luce momentanea che non riesce però a illuminare completamente la realtà complessiva. Questo rispecchia il paradosso di un universo pieno di stelle (eventi e persone) ma ancora dominato dal buio (il mistero, l’orrore, il male nascosto).
  2. Il Paradosso dell’Invisibile: Come il paradosso di Olbers mostra che l’oscurità è un risultato dell’infinità e della vastità dell’universo, così il romanzo potrebbe suggerire che, nonostante la presenza di indizi, prove e rivelazioni (le “stelle”), c’è ancora molto che rimane nascosto, irrisolto o ignorato. Le investigazioni del Maresciallo Olindo potrebbero illuminare alcune verità, ma il vero male, come il buio dell’universo, è troppo vasto e complesso per essere completamente svelato o sconfitto.
  3. Una Visione Pessimistica: Il sottotitolo “come il buio nell’universo di stelle” potrebbe anche alludere a una visione pessimistica della condizione umana o della società. Nonostante la presenza di individui virtuosi o azioni eroiche (le stelle), il “buio” del crimine, della corruzione e della sofferenza sembra prevalere, creando un senso di impotenza e di tragico destino.

Il titolo e il sottotitolo del romanzo non solo richiamano un famoso paradosso astronomico, ma lo trasformano in una potente metafora per la narrazione. Essi suggeriscono che, come nel paradosso di Olbers, dove l’universo apparentemente infinito è dominato dal buio nonostante la presenza di stelle, così anche il mondo del romanzo è pervaso da oscurità nonostante i tentativi di fare luce sui misteri e sui crimini che lo affliggono. Questo accresce il senso di inquietudine e di complessità morale che attraversa la storia, offrendo una chiave di lettura che invita il lettore a riflettere non solo sugli eventi narrati, ma anche sulla natura stessa della realtà e della giustizia.

Il romanzo affronta una trama ricca e complessa, intrecciando elementi tipici del giallo con quelli del noir. La sparizione di Giovanni, un bambino di undici anni, mette in moto una serie di eventi che non solo rivelano le dinamiche affettive e familiari di chi lo conosceva, ma svelano anche un oscuro sottobosco mafioso. La successiva sparizione di una bambina e l’omicidio di un giornalista che indagava sul caso aggiungono ulteriori strati di mistero e tensione.

Il Maresciallo Olindo dei Carabinieri è un personaggio che guida il lettore attraverso questa intricata rete di segreti e pericoli. La sua indagine mette in luce una rete di traffico di minori legata a sbarchi clandestini, un tema di grande attualità e impatto sociale.

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