Grande successo partecipativo – sala completamente piena – per il convegno “Identità siciliana, Storia e Lingua nella complessa sfida verso il futuro” che si è tenuto ieri a Trapani presso la Sala Laurentina. Ha introdotto i lavori il professore Pasquale Gianno, etnomusicologo, e, a seguire, si sono succeduti gli interventi di tre esperti di cultura popolare e studiosi del patrimonio linguistico siciliano: Alberto Criscenti, che ha approfondito alcuni aspetti grammaticali della lingua siciliana; Giuseppe Gerbino, che ha analizzato gli stretti legami che esistono tra cultura popolare, lingua e identità siciliana; e Nino Barone, che si è soffermato sulla questione lingua/dialetto, con un’ampia riflessione sul patrimonio linguistico siciliano.

I quattro presenti al tavolo hanno realizzato una simpatica e inusuale performance molto apprezzata dal pubblico presente: una volta aperti i lavori del convegno tutto a un tratto si sono alzati e hanno tutti tolto la giacca e indossato una coppola. Prima era intervenuto in video Fonso Genchi, Presidente dell’Accademia della Lingua Siciliana, che ha sottolineato l’importanza della lingua madre per l’identità di un popolo e quanto traumatico possa risultare il suo oblio. Antonio Papa, cantautore trapanese, ha intrattenuto i convenuti eseguendo alcuni brani della tradizione siciliana. I poeti Mimma Raspanti, Francesco Ferrante e Angelica Ferrantelli, hanno declamato alcune loro poesie. «Sono molto soddisfatto dell’esito del convegno – afferma Nino Barone – e del successo partecipativo. Abbiamo avuto il ‘tutto esaurito’ e, soprattutto, un uditorio attento e competente che è rimasto fino al termine del convegno, seguendo gli interventi con grande attenzione e partecipazione»
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