Viaggiare senza confini: L’avventura di un cieco che vede il Mondo Diversamente

di Roberta D’Aleo

Per la rubrica “abbattiamo le barriere architettoniche mentali“, dato il periodo vacanziero, tratteremo il tema dei viaggi accessibili o inclusivi:  può un cieco viaggiare da solo?

Caro lettore,  

Da amante dell’arte in tutte le sue forme, compresa dunque quella visiva, da quando ho perso completamente il visus, il fatto di non poter più godere delle bellezze architettoniche e paesaggistiche ha sicuramente raffreddato il mio amore per i viaggi ma questo ovviamente non mi ha mai fermata. Ho amici sparsi in varie regioni in tutta l’Italia e, di tanto in tanto, vado a trovarli: come faccio? Semplice, con l’assistenza! Dovete  sapere che prenotando un biglietto aereo si può anche concordare il tipo di servizio assistenziale desiderato, esiste, infatti, la “sala amica”  che accoglie tutti i passeggeri in transito da quella precisa aerostazione e li  aiuterà nel disbrigo check-in, controlli sicurezza, imbarco e sbarco dall’ aereo stesso.  

Idem anche se si affronta un viaggio in treno, troveremo, infatti, la “sala blu”  in ogni stazione pronta alle esigenze di ogni diversamente abile. Preferite viaggiare in nave o in aliscafo? Potrete continuare a farlo richiedendo gli stessi servizi sopra citati. Teoricamente non c’è bisogno di segnalare nulla preventivamente, basterebbe presentarsi direttamente presso queste salette e farsi assistere ma è sempre preferibile prenotare  organizzandosi per tempo , dal   biglietto financo alle singole soste  e location   ,per evitare disagi,  sia all’utente stesso che al personale assistente di qualsivoglia servizio .

A seconda del mezzo scelto poi, ci sono anche diverse scontistiche  sul prezzo del viaggio. Raggiunta la meta scelta finalmente non vi resterà che godere  del luogo e di tutti gli aspetti che potrete coglierne. Se non avete nessuno da andare a trovare ma volete viaggiare da soli (senza esserlo veramente) vi segnalo l’esistenza di diversi portali-agenzie online che organizzano Specifici viaggi sensoriali mettendo a disposizione anche un eventuale accompagnatore.

Le attività da poter fare senza vedere sono pressoché le stesse di chiunque abbia anche quel senso, ovviamente alcune cose verranno gustate e fruite in modo totalmente diverso ma non per questo saranno da meno  esempio lampante  potrebbe essere l’immersione subacquea: chi  privo della vista può assolutamente farlo ma, come si può benissimo capire, le sensazioni e le emozioni da vivere saranno completamente differenti da chi ci accompagna vedendo. Le bellezze architettoniche ci verranno descritte da tutti coloro che potremo trovare lì con noi nel nostro viaggio ma riguardo il cibo, fidatevi, sarete voi i maestri: a naso andremo cercando le tipicità più gustose e invitanti. Riguardo all’accessibilità delle città ritengo che in realtà quello che basterebbe è  l’ordinaria manutenzione di strade, marciapiedi, etc…

Per la mia esperienza  le maggiori barriere architettoniche fisiche sono quelle presenti negli edifici di pubblica gestione, spesso palazzi di interesse storico la cui manutenzione e dignità strutturale viene preferita alla rimozione di scale,  impedendo così l’accesso a moltissime tipologie di disabilità. Su questo argomento torneremo altre volte ma nel frattempo spero di avervi aiutato in qualche modo. E voi, dove andrete in vacanza quest’anno?

Come sempre aiutatemi a far circolare queste informazioni commentando e condividendo, magari qualcuno sta pensando di partire proprio oggi!

Vi abbraccio

La vostra Roby