di Nino Barone
Pietro Barbera, nella sua raccolta di poesie intitolata “Transizioni”, mette in mostra un approccio unico alla poesia che sfida le regole e le strutture tradizionali. Prende ciò che risuona con lui e lo incorpora nel suo stile, creando una voce poetica distinta e autentica.
Il titolo “Transizioni” riveste un significato particolare in relazione alle opere contenute all’interno della raccolta. “Transizione” Significa movimento, passaggio da uno stato o condizione a un altro.
Le poesie in “Transizioni” raffigurano spesso momenti di cambiamento, trasformazione e prospettive mutevoli. Catturano la fluidità della vita e la costante evoluzione di emozioni, esperienze e relazioni. Il titolo racchiude l’essenza di queste transizioni, sia a livello personale che universale.
Attraverso l’uso del linguaggio, delle immagini e delle tecniche poetiche, l’autore attraversa queste transizioni, esplorando i confini tra passato e presente, memoria e realtà, tradizione e cambiamento. Le poesie riflettono le complessità e le sfumature di queste transizioni, invitando il lettore a contemplare la natura dell’esistenza in continua evoluzione.
La scelta del titolo “Transizioni” riflette il tema centrale della raccolta e funge da filo conduttore che collega le diverse poesie all’interno. Mette in evidenza l’esplorazione dell’autore di diversi stati dell’essere, catturando l’essenza della trasformazione e il flusso continuo della vita.
La poesia di Barbera si caratterizza per la sua natura sperimentale, lo scrive l’autore stesso al prefatore, poiché egli frantuma e ricostruisce strutture poetiche tradizionali per esaltare le singole armonie che crea. Questo approccio ci pone davanti a una domanda: Barbera è solo un architetto di stili poetici o un vero poeta in cerca di sintesi autonome? Come scrive Salvatore Di Marco nella prefazione del volume.
Nel breve ma incisivo primo componimento della silloge intitolato “Crepitio”, l’autore riesce a creare un’atmosfera di quiete e attesa. Attraverso l’uso sapiente delle parole, l’autore dipinge un quadro evocativo in cui il silenzio diventa protagonista, rappresentato metaforicamente dai “tappeti di silenzio” che vengono stesi in anticipo per accogliere la parola. Questa immagine visiva cattura l’attenzione del lettore, aprendo la strada a una successiva riflessione sul potere del suono. La scelta di concentrarsi sul “crepitio” delle scarpe nuove è un elemento di grande suggestione all’interno del componimento. L’autore riesce a trasmettere la sua volontà di immergersi nel suono leggero e distintivo, sottolineando il desiderio di ascoltare attentamente ogni singolo passo. Questa attenzione ai dettagli crea una sensazione di intimità, come se il lettore stesso fosse coinvolto in un viaggio sensoriale.
La scrittura dell’autore è caratterizzata da un linguaggio semplice ma evocativo, che permette al lettore di entrare facilmente nell’atmosfera suggestiva del testo. Le parole sono disposte con cura, creando una melodia che si snoda attraverso i versi. In particolare, l’uso delle assonanze contribuisce a creare un ritmo piacevole e coinvolgente, che rispecchia l’andamento dei passi descritti.
“Crepitio” è un componimento che richiama l’attenzione sul potere dei suoni nella nostra vita quotidiana. L’autore ci invita a porre attenzione ai dettagli più impercettibili, come il suono dei passi, che spesso passano inosservati. Questo invito a una maggiore consapevolezza e alla ricerca di bellezza nelle piccole cose è uno degli aspetti più preziosi di questo testo poetico.
Il linguaggio usato nelle poesie di Barbera è evocativo e vivido, dipinge immagini vivide nella mente del lettore. Nella poesia “Limoni”, cattura l’essenza della sua terra . Queste immagini creano un’esperienza sensoriale per il lettore, immergendolo nel mondo che Barbera rappresenta.
Lo stile di Barbera è caratterizzato dalla sua fluidità e capacità di passare senza soluzione di continuità tra diversi temi e ambientazioni. Nella poesia “Luoghi-Luoghi” si passa dalle riflessioni sulle rupi di Acitrezza alla casa verghiana e infine ai paesaggi cangianti del tempo. Questo rapido movimento tra luoghi crea un senso di dinamismo e tiene impegnato il lettore.
L’esplorazione della memoria del poeta è un altro aspetto importante del suo lavoro. Nella poesia “Parla con me… Nonna”, Barbera ricorda sua nonna e desidera ardentemente la semplicità del suo mondo. Lo contrappone alla sua realtà, intrappolata nel rumore e nel caos della vita moderna. Questa esplorazione della memoria aggiunge profondità e risonanza emotiva alla sua poesia.
Nel complesso, la poesia di Pietro Barbera è una testimonianza della sua sperimentazione ed esplorazione di stili e temi diversi. Il suo linguaggio è ricco ed evocativo, il suo stile fluido e dinamico e la sua esplorazione della memoria aggiunge profondità al suo lavoro. È un poeta che sfida le regole tradizionali e cerca di creare la propria voce poetica.
A modo suo tratta il tema della “Pace” nella poesia dal titolo “Docile e semplice Pace”: Questa poesia contenuta nel libro “Transizioni” riflette sul concetto di pace e la sua relazione con le profondità nascoste della vita. L’immagine dell’acqua calma, leggermente increspata dal vento, rappresenta un contrasto con i secoli di turbolenze e tormenti che sembrano essere stati assorbiti da questa tranquillità. L’uso dell’acqua come simbolo di “inghiottire” e “seppellire” suggerisce una sorta di liberazione da difficoltà passate.
La poesia descrive la pace come qualcosa di “docile e semplice”, che appare chiara e trasparente, simile al mare limpido. Questo può essere interpretato come un desiderio di chiarezza e semplicità nella vita, dopo aver superato delle sfide. Tuttavia, viene introdotta una sottile ironia quando si menziona il “sole menzognero” che non illumina “le profonde verità”. Questo può rappresentare la complessità della realtà e la difficoltà nel comprendere completamente le verità sottostanti.
In generale, la poesia sembra esplorare il tema della pace e della comprensione profonda attraverso l’uso di immagini naturali e simboli, creando un senso di riflessione e introspezione nel lettore.
Concludendo, Pietro Barbera, attraverso la sua raccolta di poesie “Transizioni”, si dimostra un poeta audace e innovativo, che abbraccia l’arte della sperimentazione e sfida le regole tradizionali della poesia. La sua voce poetica si distingue per la sua autenticità e unicità, incorporando ciò che risuona con lui in un tessuto poetico ricco di sfumature.
In definitiva, Pietro Barbera non è solo un architetto di stili poetici, ma un vero e proprio poeta in cerca di sintesi autonome. La sua sperimentazione, la sua profondità emotiva e la sua capacità di catturare l’essenza delle transizioni e dei cambiamenti lo rendono un autore da scoprire e apprezzare. La sua raccolta “Transizioni” invita i lettori a riflettere sul flusso inarrestabile della vita e sulla bellezza che si nasconde nelle sfumature di ogni momento.
Guarda l’intervista all’autore
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