di Tony Wood
In questa domenica di ottobre inoltrato il Trapani si presenta in quel di San Cataldo con una striscia di 7 vittorie consecutive, un dato statistico notevole con un campionato a 19 squadre che non gli consente di essere capolista con la partita in meno giocata.
Una partita che, alla vigilia, dava una certa pressione alla squadra ben oltre i semplici tre punti in palio e la ricerca della vittoria numero 8, con il Siracusa che “scontava” la sua giornata di riposo, e con la ragionevole speranza quindi di superarlo.
Il primo tempo di Sancataldese-Trapani ci vede con 10 undicesimi confermati dalla scorsa partita e si chiude sullo 0-0, però il Trapani, pur non producendo tantissime azioni, colpisce una traversa con Cocco, al rientro da titolare al posto di Samake acciaccato. Il Trapani sfiora il goal in un altro paio di occasioni con un tiro dalla distanza di Kragl ed un colpo di testa di Cristini su calcio d’angolo, poco probabilmente, però si nota il tentativo di proporre gioco rispetto ad una Sancataldese schierata solo tutta in difesa.<
Tutto il secondo tempo di Mascari è di grande livello in realtà, supportato da una squadra che adesso si propone con fraseggi semplici ed efficaci e pressing totale, intervallato da un’unica azione della Sancataldese con un loro tiro che sfiora il palo alla sinistra del nostro portiere.
Poi tante azioni del Trapani con il portiere locale protagonista di interventi prodigiosi, forse aiutato da una poca lucidità dei nostri in fase conclusiva.
Una vittoria però, per 1-0, che non lascia dubbi su chi ha meritato in campo, che pone le basi per un continuo vincente nel rispetto delle squadre avversarie, con un paio di queste che al momento ci tengono a vista in classifica.
Domenica incontreremo la quarta in classifica l’Igea Virtus, allenata dal nostro amico Ciccio Di Gaetano, avversario per un giorno, ma sempre nel cuore dei tifosi granata.
Una squadra neopromossa che sta facendo molto bene, da affrontare con grande concentrazione e rispetto, seppur coscienti della nostra forza, con tutte le componenti a fare la propria parte, tifoseria per prima, che dovrà ancora una volta essere presente per supportare i ragazzi in campo.
Una riflessione conclusiva: la netta sensazione di un gruppo squadra immerso totalmente sull’obiettivo finale, che si sente una cosa sola con la proprietà ed i tifosi, ed al momento non si poteva chiedere di meglio, e viene da dire che tutti ci possiamo sentire rappresentati come da tanto tempo non si percepiva più a Trapani.
Forza Trapani.
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